Sul Corriere della Sera del 21 Marzo, nell’inserto Buone Notizie, ho trovato un articolo sulla felicità ed i suoi segreti.
Riporto integralmente la presentazione dell’articolo di Simona De Ciero:
“Qual è il segreto della felicità? Una domanda difficile, ancor più al tempo del Covid; alla quale, però, tenta di rispondere il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, insieme al Movimento Mezzopieno, la rete italiana della positività. Recentemente, infatti, l’Ente scolastico e l’organizzazione torinese non a scopo di lucro, hanno lanciato «contesti e strumenti per il benessere e la felicità», un laboratorio rivolto agli studenti della magistrale in Psicologia del lavoro e dell’organizzazione. Un percorso di ricerca e di confronto sul tema dello sviluppo della felicità e del benessere, con un approccio multidisciplinare che coinvolge diverse materie: psicologia, filosofia, economia e medicina. Il Movimento Mezzopieno è un collettivo di associazioni, aziende, scuole, giornalisti e persone comuni; tutte impegnate nella diffusione della cultura della positività sul territorio nazionale.”
Se si va nelle librerie si trovano dozzine e dozzine di manuali per vivere “felici”, in tutti i modi ed in tutte le salse.
Vi è un affannosa ricerca di maestri di vita che con i loro corsi sappiano aprirci le porte del Nirvana, del Paradiso in terra.
Un grande business gira dietro questa ricerca spirituale, una contraddizione nei termini, ma il mondo consumistico ci ha abituato a questo modo distonico di affrontare la vita.
Personalmente non credo nella possibilità della felicità nella nostra esistenza terrena, nel “hic et nunc”.
Noi siamo immersi nel divenire o per lo meno nella sensazione che tutto scorra ed in questo fluire che genera entropia, disordine, diventa difficile accedere ad uno stadio di felicità che prevedrebbe uno stato di completa positività, su tutti i piani dell’esistere, un ordine che non ci può essere.
Più semplice pensare che, nella nostra vita, possiamo raggiungere gradi di benessere più o meno protratti nel tempo, una pacificazione tra stati positivi e negativi dell’esistenza, ad esempio sono contento di un successo lavorativo o affettivo al punto tale da portare in secondo piano un fastidioso male al dente.
A fronte di questa difficoltà, la ricerca del proprio benessere personale e non solo anche quello di chi ci sta vicino è un dovere importante, perché forse già nella ricerca si trova un grado importante di tale stato dell’essere.
La bellezza del viaggio non è nella meta ma è anche in tutto il tragitto che si è fatto per arrivarci.
Per cui bene fanno Università di Torino e l’associazione Movimento Mezzopieno ad indicare strade e metodi per trovare, maggiormente in questo periodo così difficile la cultura della positività.
Potete trovare l’articolo completo al seguente indirizzo: https://www.corriere.it/buone-notizie/21_marzo_20/segreto-felicita-momenti-difficili-si-recupera-l-arte-vivere-cf2110a6-88c4-11eb-9214-48facb37773c.shtml